Stasera finalmente ho potuto assaggiare un piccolo ed inconsueto gioiellino che mi tenevo in serbo da tanto tempo. Ero veramente curioso. Ho già detto altrove che prima di aprire una bottiglia di sake dal Giappone aspetto che si crei la giusta occasione…qualche volta passano mesi…ma insomma poi alla fine un’occasione la si trova oppure la creo io, come stasera…mondiali finiti, lavoro finito, a casa tutto bene…insomma, tutto è tornato normale..e allora… festeggiamo la Santa Quotidianità! Sono questi i momenti migliori, mi sento in vacanza a casa mia. Stasera sono quindi partito alla scoperta di un regalo ricevuto qualche tempo fa e che avevo mantenuto in frigorifero…anzi nel congelatore…Fin dal primo assaggio si è trattato di tradurre un sapore che non conoscevo in qualcosa di familiare… e la prima cosa che mi è capitato di pensare è che stessi assaggiando uno…sgroppino giapponese…Il contenitore è piccolo in vetro e probabilmente è stato scelto per preservare il sapore. Gli aromi sono pressoché annullati dalla bassa temperatura. Il sapore del riso fermentato, il fresco della temperatura e l’asciutto in bocca che ti lascia questa bevanda, ricordano molto lo sgroppino livornese se si esclude il sapore di limone che questo sake congelato non può avere, ma, anzi, non deve avere. Come si dice in italiano: ti lascia la bocca bella pulita. Probabilmente è stato pensato da abbinare ad un finale di cena con pesce o per una serata estiva come dessert. A dire il vero, non so se questo tipo di sake ha avuto successo in Giappone, di sicuro ha coronato la mia serata!!!