Tachinomiya

Okaasan

Okaasan

Ogni volta che vado ad Osaka, cerco di trovare da una parte dei luoghi nuovi in cui provare sempre esperienze diverse, ma dall’altra parte cerco di crearmi dei luoghi in cui possa stare tranquillamente in pace come se fossi a Firenze. Diciamolo in modo chiaro ed inequivocabile: Osaka oramai è la mia seconda città. Ma io sono italiano, anzi toscano e quindi in me vive uno strano mix di cultura, tradizione e sincero sentimento popolare…e quindi, seguitemi… Ammetto che la prima volta che sono stato in Giappone giravo a naso all’in sù e a bocca aperta volutamente meravigliato di quello che vedevo. Ero già stato all’estero, ma mai verso oriente. Poi, piano piano a partire dal secondo viaggio ho cominciato a riconoscere i luoghi e a fare delle distinzioni e  a segnare delle preferenze. Tra queste di sicuro c’è un posticino che ad Osaka – non so se sia famoso – ma quando sono solo mi piace frequentare. Lo vedete nelle foto.  Ci vado quando ho bisogno di “staccare”. Cioè un po’ come fanno i salarymen che poi ritrovo lì a bere con me. Solo che loro staccano dal lavoro ed io…mah, non so, comunque mi prendo il mio relax time e sto lì a bere il mio sake Futsu-shu e a guardare il Sumo alla tv. Il Sumo mi è sempre piaciuto nella sua ritualità e dimensione. Dà un certo ritmo anche se guardato alla televisione. Tutto intorno nel locale solo giapponesi e me. Oramai riconosco okaasan, il figlio e la zia, anche se a dire la verità non sono sicuro del grado di parentela…tutti sono molto attenti a quello che succede e veloci nell’esaudire i desideri dei clienti. Un posto che mi ricorda alcuni localini che qui in Italia ho ritrovato su al nord, forse simile a quelli dove a Venezia si fa l’aperitivo (le ombre) o simile anche a certi vinaini di Firenze. Luoghi dove si va dopo il lavoro per incontrare i soliti con cui scambiare due parole, mangiare qualcosa al volo e bere quel tanto che basta per riflettere sulla giornata di lavoro appena passata. Ed io me ne sto lì ad osservare il sumo, okaasan, il figliolo ed i clienti con i quali poi si fa due chiacchere e l’ultimo kanpai prima di rimettersi in strada verso casa con la mitica metropolitana da Osaka station.

Tachinomiya

Tachinomiya

Osaka Station

Osaka Station . Il ritorno.

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