
Il gusto del sake (1962) di Y. Ozu
Trovarsi al Cinema Stensen all’ombra del film di Ozu gustando del vero sake giapponese.
Ecco riassunta in quindici parole la serata trascorsa in compagnia di un centinaio di persone accorse a vedere la versione restaurata del celebre film di Ozu. E quale migliore occasione per dare la possibilità di assaggiare per davvero, e non solo di immaginare, il gusto del sake?
Il primo sake che veniva offerto era il Mesui No Kura Tokubetsu Junmai che ben si presta a fare da “apripista” – mi si passi il termine…!- al gusto del sake giapponese. E’ certo che il Mesui no kura ci ricorda che alla base del nostro progetto di presentare in Italia il sake giapponese, c’è, soprattutto, una certa idea di sake che riporta all’artigianalità ed alla tipicità proprie del territorio di provenienza. Questo junmai si caratterizza, infatti, da note delicate e sul finale leggermente amare, con una dominante sapidità data dalla vicinanza al mare della cantina dove viene prodotto.

Mesui no kura Tokubetsu Junmai
In degustazione erano presentati anche gli altri nostri sake a partire dal Sandaichi Junmai decisamente il più verace con i suoi rimandi ai sapori di riso e burro, all’Akitora Junmai Ginjo, la tigre sull’etichetta non lascia spazio a dubbi, con i suoi decisi sentori fruttati e per finire il Schichi Hon Yari Junmai leggermente più secco con un finale molto pulito e poco persistente.

Schichi Hon Yari

Sandaichi Junmai

Degustazione

Degustazione

Pubblico