SAKE GIAPPONESE AL SUPERMERCATO?

L’offerta di sake in Italia è abbastanza limitata e appena sufficiente. A volte addirittura priva di un criterio. Per cui la domanda sorge spontanea: dove si può comprare il sake? La risposta solleva interessanti spunti sulle scelte dei players del mercato del bevarage dove il sake alimenta e riflette l’idea di un deficit di cultura, di comunicazione e di una gestione commerciale in perenne ritardo.

Una nuova idea per abbinare il sake?

SAKE NEWS®

Ogni settimana troverete nuovi articoli nella sezione Sake News® del sito. Firenzesake nasce e continua a svilupparsi per far conoscere in Italia il mondo del sake giapponese. Questo è il nostro impegno. Vogliamo darvi notizie aggiornate, suggerimenti su come abbinare il sake e curiosità sul sake. Ogni settimana raccogliamo le vostre domande e le trasformiamo in articoli utili per conoscere il sake da dietro le quinte.

Sake News® vuole essere un servizio per voi e per la vostra sete di conoscenza.

Come abbinare il sake? Ce lo racconta Gaetano Cataldo nel descrivere l’ispirazione di uno chef professionista con una ricetta elegante e suggestiva…

Vi racconto una delle mie giornate in cantina..

Dove si produce il sake ci sono persone che lavorano senza sosta.

Forse vi è capitato di visitare una cantina dove da anni e generazioni si produce un vino tipico della vostra zona. E in una cantina di sake? Siete mai entrati in una cantina di sake?

Chi ci lavora? Chi sono quelle persone che dedicano anima e corpo, dalla mattina presto alla sera tardi, per continuare a produrre il fermentato tradizionale giapponese? Perché lo fanno, con quale motivazione?

Ho avuto la fortuna di poter lavorare a loro fianco per alcuni mesi. Vi racconterò, in compagnia di Daniele Cancellara, una giornata particolare, passata a produrre il sake.

Inside the sake world, avrei voluto chiamarla, dandomi un certo tono…e invece sarà una favola, come se ne raccontavano una volta… o, se vorrete stare al gioco, come ce le raccontavano quando ci piaceva sognare ad occhi aperti.

L’iscrizione è gratuita, ma dovrete prenotarvi un posticino qui sotto tutte le info necessarie….

Permette due domande …

Posso farle due domande sulla sua esperienza nel mondo del sake? E’ più o meno così che è iniziata l’intervista del giornalista, in un pomeriggio diverso come ce ne sono in questo periodo, appoggiati al bancone di un bar in zona gialla a sorseggiare un caffè.

“Il sake giapponese come lo ha conosciuto?” “E sopratutto – aggiunsi io senza che mi fosse chiesto – come mi è venuta in mente questa idea che il sake possa rappresentare una terza via accanto alle infinite varietà di vino e birra? E’ stato un percorso spontaneo e ricco di esperienze: l’ho assaggiato, ho conosciuto le persone che lo producono nelle loro cantine, sono stato loro ospite producendo il sake insieme a loro e una volta tornato in Italia, a conferma che il sake abbia un suo fascino, ho visto comparire una piacevole espressione di sorpresa sui volti di coloro che lo degustano per la prima volta”

NIHONSHU: QUANTI TIPI DI SAKE?

Si fa presto a dire sake…

Approfondimento

A cura di G. Baldini

Oramai cominciamo ad orientarci anche in Italia e a riconoscere le differenti tipologie di sake. E non sorprende più di sentir parlare di junmaishu o di junmai ginjo senza che ti guardino strano o incuriositi (per inciso, la j ha un suono affricato e si pronuncia “giunmai” con la G morbida/dolce e “ghingio” con la G dura e non “gingio”). Il sake giapponese, in realtà, è ricco di varianti che contribuiscono ad allargare gli orizzonti di questo fermentato di riso. Scoprire il sake è ….

Vi racconto la storia della Sekiya Brewery: due cantine nel nome del Sake.

Incontro e intervista con il produttore

Takeshi Sekiya.

Approfondimento

Un articolo che è anche una pagina del diario di viaggio nel mondo del sake. Le impressioni del primo incontro con uno dei più importanti produttori storici del sake giapponese e l’intervista dove è lui stesso a condividere le esperienze che lo hanno portato a diventare il presidente della cantina fondata dalla sua famiglia nel 1864.

Nell’estate 2017 arrivai, anzi, tornai per la seconda volta a Nagoya nella prefettura di Aichi nel centro del Giappone. Da Osaka presi lo Shinkansen, il famoso treno proiettile o bullet train per la velocità che è in grado di raggiungere, in direzione Tokyo.

Sul treno cominciai a leggere in internet alcune notizie sulla prefettura di Aichi. 

Famosa per essere la sede di importanti case automobilistiche ed ingegneristiche aerospaziali, Aichi si presenta con un panorama che inizia sull’oceano Pacifico, per passare dagli altipiani messi a frutto dall’agricoltura fino ad arrivare alle nevose montagne dell’interno. 

Nagoya, città capoluogo della prefettura, si è sviluppata nei secoli grazie alla sua posizione geografica strategica che individua la direttrice che unisce il nord con il sud, Tokyo con Osaka passando da Kyoto.

Oggi Nagoya, forte dei suoi due aeroporti e del porto, è la terza città in ordine di importanza economica e produttiva del Giappone. 

L’infinita libertà di scegliere..il sake!

Mangiatoia o Convivio?

Approfondimento

A cura di G. Passione

Lasciamoci suggestionare per un singolo momento dal pessimismo cosmico di leopardiana memoria e coniughiamolo al valore del pensiero kirkegardiano per scorgere che la differenza tra una mucca in stalla che si nutre e un essere umano che si ciba sta nel piacere della scelta ed il limite nel non appagarla.

Oppure siamo mucche attaccate alla mangiatoia automatica e mangiamo solo quello che ci viene propinato? Il menù che ci viene proposto non delimita forse il nostro raggio d’azione e la nostra libertà al ristorante? Ebbene ampliamolo, abbattiamone le architravi, spostiamone i confini e chiediamo, noi qualcosa che loro potrebbero avere..o meglio che dovrebbero avere nel terzo millennio, se solo volessero assumere una prospettiva di ben altro respiro! 

E infatti la consapevolezza e la piacevolezza, in spirito et corpo, anche a tavola deve poter trovare spazio e le offerte ristorative di questo millennio non possono prescindere da – anzi, devono confrontarsi con – dimensioni quali la globalizzazione, l’ecologia e la libertà di scelta. Quest’ultima anche se non può essere illimitata, vincolata com’è dalle scelte imprenditoriali  ed economiche del ristoratore, che almeno lasci lo spazio di un sospiro ad una certa discrezionalità dell’ospite avventore che così non sarà costretto ad un angolo gastro-economico, quasi fosse in Banca, bensì seduto, come cultore consapevole e piacevole commensale al tavolo di un convivio enogastronomico.

SAKE E MANGA UN FENOMENO CULTURALE

Approfondimento di V. Rosai

Per alcuni è una bizzarra soluzione culturale pop, mentre altri li leggono con la scusa di studiare il giapponese. Ciò che è certo, è che i manga formano un solido ponte con la cultura nipponica e contano tantissimi lettori tra gli occidentali. Basti pensare che secondo una stima di una recente ricerca… (qui aggiungerei dei numeri) Manga è la parola giapponese per indicare il “fumetto”, da cui poi sono tratti gli “anime”, cioè cartoni animati e film d’animazione come “Your Name”, ad esempio, che, tratto dall’omonimo manga, nel 2017 sbancò i botteghini di mezzo mondo come uno dei migliori filmati prodotti nel paese del Sol Levante. 

A differenza dei fumetti ai quali siamo abituati, i manga non si concentrano esclusivamente su epiche battaglie tra il bene e il male o scenari fantascientifici ma, anzi , spesso ci raccontano il quotidiano. I manga ci permettono di approfondire in maniera leggera e piacevole i più disparati argomenti: amori liceali (chi non si ricorda Rossana?), la vita di chef e fornai, giocatori di tennis e pescatori (come l’indimenticabile Sampei). Per questo non c’è da stupirsi se esiste una vasta produzione di manga persino sul sake!  E non vi aspettate di leggere manuali che traboccano di informazioni didascaliche. Teniamo presente che i giapponesi sono maestri della didattica divertente ovvero sono capaci di mostrarvi la fermentazione del riso mentre vi intrattengono in un’appassionante storia familiare o trame da love story. Il tutto accompagnato da dettagli che ci rimandano alla tradizione e al folklore giapponese e che ci fanno sognare ad ogni pagina di partire immediatamente per il Paese del Sol Levante. Il binomio manga & sake si sviluppa negli anni 2000, quando soprattutto il pubblico femminile e le generazioni più giovani giapponesi cominciano a riscoprire questa antica bevanda. Ed è sempre di recente che viene dato nuovo risalto nei titoli dei manga al termine nihonshu, ad indicare nello specifico ciò che noi chiamiamo sake: cioè una bevanda alcolica prodotta in Giappone derivante dal riso.  

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SAKE PHOTO CONTEST 2020

AL VIA LA TERZA EDIZIONE DEL CONCORSO FOTOGRAFICO DEDICATO AL SAKE.

Una collaborazione FIRENZESAKE & APAB, scuola internazionale di fotografia.

Unico nel suo genere in Italia, il Sake photo contest coniuga la professionalità espressa dai giovani neo fotografi della scuola internazionale di fotografia APAB con la tradizione nipponica del sake.

Il concorso fotografico ha lo scopo di sviluppare un lavoro di ricerca e di promozione per perlustrare la percezione del sake da parte degli italiani.

Con quali occhi e disegnando quali prospettive, si guarda al fermentato giapponese nella nostra cultura mediterranea?

Quali sono le occasioni e gli spazi nella vita sociale e nella quotidianità da attribuire al sake?

Quali suggestioni evoca e quali contaminazioni potrebbe suggerire il sake nella mente degli italiani?

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