SAKE ARTIGIANALI E CORSO WSET: NUOVE DATE. NOVEMBRE IN SAKE!

Vi siete persi gli appuntamenti di Ottobre con il sake a Firenze?

Volete approfondire la vostra conoscenza sui sake artigianali?

Curiosi di degustare sake artigianali sempre diversi? Piccole produzioni familiari …

A voi la scelta.

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Il prossimo weekend parteciperemo alla Biennale enogastronomica di Firenze. Anche quest’anno, infatti, con il supporto della Prefettura di Kyoto e del Kyoto Club di Firenze, avrete l’occasione di conoscere due cantine che abbiamo selezionato per rappresentare e potervi illustrare le produzioni tipiche di quella regione. Domenica 18 novembre alle ore 18, Giovanni Baldini illustrerà le differenze tra i diversi sake e le tipicità della produzione di Kyoto.

Tutti i giorni dal 16 al 19 al DESK 3 con apertura pomeridiana. Qui il programma.

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Dal 23 al 25 saremo presenti al Festival Giapponese organizzato da LAILAC e giunto alla sua ventesima edizione. Oramai una formula rodata e ad alto livello di densità di appuntamenti in cui amplieremo gli orizzonti facendovi toccare con mano e degustare il vero sake giapponese. Porteremo la nostra selezione con possibilità di acquisto ed assaggio. Sabato 24, alle 13.30 e domenica 25, alle 17.00, Giovanni Baldini vi porterà nel mondo del sake artigianale svelandovi i segreti ed aneddoti di un mondo tutto da scoprire. Qui il programma.

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[Firenze, 3 dicembre 2018] Corso base La Via del Sake / WSET®: “CONOSCERE IL SAKE”

Corso Base La Via del Sake / WSET® con certificato “Level 1 Award in Sake” – Il migliore corso base sul sake.

Il corso è aperto a tutte le persone maggiorenni di età ed è rivolto ad appassionati e a chi vuole una conoscenza introduttiva sul sake e le sue classificazioni, le tecniche di produzione, la degustazione.

Obiettivi del corso

Obiettivo 1: indicare gli ingredienti del sake e i vari passaggi della produzione.

Obiettivo 2: conoscere le principali categorie di sake e saperne spiegare le caratteristiche e le differenze.

Obiettivo 3: conoscere e comprendere i principi di base di conservazione e servizio del sake.

Oltre agli obiettivi teorici verranno condotte da 3 a 5 degustazioni secondo il metodo SAT™ (Systematic Approach to tasting) brevettato dal WSET® in versione semplificata (la versione integrale è oggetto di studio per i corsi avanzati.

Il corso di 1 giornata sarà, indicativamente, così diviso:

  • cenni sulla storia e le origini del sake (30’)
  • cenni sugli ingredienti (30’)
  • le tipologie di sake e le differenze (30’)
  • Degustazione blind guidata (20’)
  • gli aromi del sake e gli abbinamenti (30’)
  • le principali fasi della produzione (90’)
  • Degustazione blind guidata (20’)
  • break (45′)
  • cenni sull’acquisto, la conservazione (30’)
  • i principali termini tecnici e gli ideogrammi di base per leggere l’etichetta (30’)
  • cenni di presentazione e servizio (30’)
  • Degustazione blind guidata (20’)
  • Pausa e ripasso individuale (30′)
  • Esame (45’)

Il “Level 1 Award in Sake” vi aprirà l porte del mondo del sake, dandovi tutte le conoscenze di base necessarie per scegliere un sake, abbinarlo e presentarlo. È propedeutico, ma non necessario per il corso avanzato (Certificato “Level 3 Award in Sake”). È adatto ad amatori che vogliano studiare la materia o a professionisti che vogliano avvicinarcisi.

Cosa si ottiene

  • materiali di studio originali WSET®
  • formazione di base sul Sake (tipologie, produzione, servizio, degustazione)
  • il Certificato Level 1 Award in Sake del WSET® per chi supera l’esame
  • la spilla WSET® per chi supera l’esame
  • un diritto di sconto non trasferibile del 15% su uno dei prossimi 2 corsi avanzati LVDS/WSET® (certificato “Level 3 Award in Sake”)

Durata, costi, luogo e date.

Firenze, lunedì 26 marzo 2018 dalle ore 09:00 alle ore 18:00 Max 15 posti presso APAB, Palazzo Antinori Borgo Santa Croce 6 50122 Firenze

Durata: 1 giorno (8 ore incluso esame). Lezione in italiano, materiali ed esame in italiano e inglese.

Costo 160€ a persona comprensivo di materiali di studio, corso in aula, esame, certificato e spilla per chi passa l’esame. (L’iscrizione dà diritto a uno sconto del 15% per chi intenda poi partecipare a un corso avanzato.)

Termini e condizioni.

La Via del Sake adotta una serie policy riguardo pari opportunità e diritto di accesso alla formazione, potete scaricarle  questo link: LVDS_WSET_Policies_per_iscrizione

Eventuali annullamenti prevedono il rimborso del 70% della quota versata se entro 30 giorni prima della data alternativamente non saranno rimborsabili. In caso di impossibilitò dimostrata da certificati medici o assicurativi si potrà venir spostati in altra data.

PAGA CON BONIFICO BANCARIO

PER CONFERMARE LA PARTECIPAZIONE VERSARE LA QUOTA (160€)CON BONIFICO SUL CONTO: 02109/1000/00018428 INTESTATO A La Via Del Sake  BANCA INTESA SAN PAOLO IBAN:  IT37 N030 6909 4651 0000 0018 428 BIC/SWIFT BCITITMM  CON CAUSALE: “CORSO WSET BASE FIRENZE 12/2018″.

QUI IL LINK UTILE PER L’ISCRIZIONE.

 

 

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Pint of…Sake?

 

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Perché non bere Sakè durante la Florence Cocktail Week che approda a Firenze dal 30 aprile al 6 Maggio? Non è forse un evento con una elevata proposta di respiro internazionale che spazia dalla presentazione di prodotti esteri e nostrani con Master class ed eventi gratuiti  per arrivare alla degustazione dei cocktail in gara?

E allora…

Perché non presentare il Sakè in un locale nuovo e casual della nightlife fiorentina, il Pint of View, dove si servono favolose birre artigianali ed ispirate creazioni di mixology?

E ancora.

Esiste un gusto del sakè o più gusti dei sakè? Esistono sakè diversi? Da che cosa dipende? Può il sake essere servito freddo? Oppure solo caldo? Nei calici? Oppure soltanto nei classici e caratteristici bicchierini in ceramica?

Noi ve ne presenteremo diversi e tutti di Kyoto.

E’ possibile che il sakè giapponese si possa abbinare con pietanze coreane? Può il sakè reggere l’abbinamento con pietanze diverse da quelle giapponesi? E’ il sakè un digestivo o una bevanda a tutto pasto?

Chi è un kurabito? Che ci fa in Giappone un fiorentino da oltre dieci anni? Chi è G. M.?

Volete scoprire qualcosa di più?

Venite il 3 maggio.

Menu completo: quattro portate e dolce, accompagnati da quattro sake al calice.

PINT OF VIEW
Borgo Tegolaio 17 rosso. Evento a pagamento su prenotazione 055288944.

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Takeno Brewery

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Takeno Brewery

Joyo Junmai e Tokubetsu Junmai

Joyo Shuzo Co. Ltd.

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Cantine di Kyoto: TAKENO BREWERY.

Takeno Logo

Takeno Brewery Logo

Think Free – Japanese Sake

La Takeno Brewery è una delle realtà più interessanti nel mondo del sake contemporaneo. E questo non solo per i prodotti quanto per la sua filosofia. Tra i suoi prodotti spiccano sake in cui è il riso che fa da spartiacque. Nei sake della Takeno Brewey si trovano varietà di riso che sono, a dir poco, rare come il Kameno O, oppure non così comuni come l’Asahi o locali come l’Iwai. Siamo davanti ad una autentica matrioska. Sono tutte varietà diverse di riso il che presuppone una buona relazione con i coltivatori locali che quel riso lo producono per scelta personale e non di mercato. E questo, a sua volta, presuppone una conoscenza della pianta e dei suoi ritmi vitali, aldilà e oltre ogni standard produttivo.  E, una volta raccolti, questi tipi di riso sottintendono un’ottima competenza nella lavorazione in fase di produzione del sake. Ogni riso è diverso dagli altri anche nel mondo della lavorazione e fermentazione del sake. E quindi accorgimenti e attenzioni particolari sono dovuti e devono essere conosciuti in cantina come nei campi a seconda del tipo di riso.

Takeno Logo 2017

Takeno Brewery Logo

Come dice il giovane presidente nel suo, appassionato quanto energico, credo: ” Io voglio sviluppare molti progetti nella mia vita attraverso il sake. Quello che vogliamo produrre qui non è solo un tipo di sake. Credo che il sake giapponese abbia infinite possibilità e credo che possa costituire il primo tassello su cui fondare una atmosfera ricca in cui le persone possano condividere i propri sentimenti. Credo che le persone siano importanti e che il sake aiuti a creare quella atmosfera di condivisione. Mi chiedo spesso quale tipo di sake potrebbe creare un’atmosfera così, vibrante e positiva, nei diversi luoghi del mondo. I contadini mettono il riso nei loro cuori ed io faccio lo stesso mentre tutti i giorni mi preparo a produrre sake e con il pensiero apprezzo la vita in ogni momento ed immagino di incontrare persone di tutto il mondo.  E così sono sicuro che la qualità del sake che produciamo diventerà sempre migliore, giorno dopo giorno.”

“Pensa..Vai libero” mi sembra di ricordare quello che mi diceva un mio vecchio amico mentre insieme parlavamo del futuro e bevevamo sake per stare leggeri e, perché no?, anche un po’ allegri.

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Takeno Brewery

Joyo Shuzo Ltd.: originalità e bellezza.

La Joyo Shuzo Ltd. al Florence Wine Event 18-19 novembre.

Joyo Shuzo

La cantina Joyo Shuzo Ltd., fondata nel 1895, si trova nella parte sud della prefettura di Kyoto e vanta una produzione di circa novantamila litri di sake. Circa centoventimila bottiglie all’anno, per intenderci. Una piccola produzione quindi, che lavora con le materie prime locali e le proprie forze, senza compromessi. L’acqua di sorgente proviene dal pozzo che si trova al centro della cantina e da lì viene portata nelle tank dove il riso fermenta. Il riso utilizzato è solo riso da sake e proviene solo da coltivazioni locali. Dalla mattina alla sera e, qualche volta, anche la notte, gli operai lavorano da Ottobre fino a Marzo per far fermentare il riso con in mente un solo motto: bellezza ed originalità… la nostra sensibilità ed esperienza servirà a creare bellezza ed originalità nei nostri sake!

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Qui abbiamo selezionato due sake, belli ed originali appunto. Il primo è un Junmaishu in cui il riso è stato raffinato fino al 65%. Che riso? Gohyakumangoku. Si tratta di un riso molto famoso in Giappone per i sentori tipici in acidità, un buon corpo ed un finale corto. Anche se in realtà è originario della prefettura di Niigata, ad oggi molti produttori lo utilizzano scoprendo terroir differenti a seconda della zona. “E questo” come ci dice il proprietario della cantina ” è 100% Gohyakumangoku di Kyoto!”. La degustazione è consigliata…anche in abbinamento con cruditè, pesce azzurro e verdure fresche.

Accanto troverete una piccola perla. Anche qui siamo difronte ad un Junmaishu con un grado di raffinazione importante: 60%. Non è un caso che il suo nome completo sia Joyo Tokubetsu (Special) Junmaishu. E ancora una volta è il riso, Iwai, che ci ha colpito nella selezione.  Un riso raro da trovare tra i sake importati in Italia. Coltivazione nativa – questa sì – della prefettura di Kyoto, era stata abbandonata nel 1946 e solo negli ultimi decenni è stato possibile ripiantarlo grazie all’Università di Kyoto.  Che dire ancora? Iwai significa “celebrazione” o “invito a celebrare” e a noi, aspettando il Florence Wine Event, suona un po’ come un invito alla degustazione! … continua

Joyo Junmai e Tokubetsu Junmai

Tre cantine di Kyoto tutte da scoprire.

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In tempi non sospetti abbiamo scritto: il nihonshu è prima di tutto una ricerca, una scelta di qualità ed un percorso da costruire giorno per giorno.

Ed è in questa prospettiva – e grazie alla sinergia con la Prefettura di Kyoto e del Firenze Kyoto Club –  che abbiamo lavorato per portare al Florence Wine Event , in programma il 18 e 19 Novembre, come special guests, i sake di piccole quanto importanti cantine di Kyoto. Avremo la possibilità di incontrare i sake da tre tipiche cantine che il sake non lo produconolo animano!

Accanto alla selezione delle nostre cantine (Arimitsu BreweryMikunihare Shuzo, Sekya Brewery, Tomita Shuzo, Yoshida Shuzo e Kazuma Shuzo), troveranno il loro giusto spazio le cantine selezionate e provenienti dalla Prefettura di Kyoto ( Takeno Sake Brewing Co. Ltd, Joyo Shuzo e Sasaki Shuzo)  che completeranno la carrellata dei gusti del sake, sì perché i gusti del sake sono innumerevoli e tutti da scoprire: ecco perché continuiamo a ricercare e selezionare!

Prima di passare a presentarvi le cantine un avvertimento: la selezione dei sake dalla Prefettura di Kyoto è avvenuto seguendo un preciso disegno, anzi, cercando i colori che quel disegno andranno a comporre. Abbiamo seguito un fil rouge, forte e potente, che ci permetterà di guidarvi nel mondo tradizionale del sake giapponese. E se verrete al Florence Wine Event vi tramanderò quello che qui rimarrà un segreto

 

A Firenze il Sake di Kyoto.

In armonia con il patto di gemellaggio tra la città di Firenze e Kyoto, che fu firmato a Firenze il 6 novembre del 1965, abbiamo fortemente voluto portare qui, nella nostra amata, una selezione di tre cantine che  producono sake immersi nella storia del Giappone. Come non ricordare che la città di Kyoto, prima di Tokyo, è stata per lungo tempo capitale imperiale? E come trascurare del resto, che la città di Kyoto, così come Firenze per il vino, si trovi al centro di una regione famosa per le sue tipiche produzioni locali di sake?

In coerenza con il legame di forte collaborazione culturale tra le due città, andremo a presentare alcuni sake che hanno tratti e caratteristiche davvero peculiari. Sono sake che vengono importati in Italia per la prima volta e che vi faremo conoscere attraverso degustazioni guidate per poter comprenderne a fondo sia le differenze che le tipicità.

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Tre cantine che abbiamo studiato e selezionato per proporre dei fuoriclasse ed, in un certo senso, anche un po’ outsiders. Tre cantine che producono sake utilizzando non solo riso locale, Koji, lieviti ed acqua. Vi aggiungono un ingrediente prezioso: il fattore umano.  Le cantine sono: la Sasaki Shuzo, la Takeno Brewery e la Joyo Shuzo. Presentiamo queste tre cantine di Kyoto con la stretta collaborazione del Firenze Kyoto Club ed il supporto della prefettura di Kyoto.

L’occasione sarà l’evento organizzato dall’associazione culturale Promowine il 18 e 19 novembre presso il Conventino Vecchio in Oltrarno.  E sebbene sia il decimo anno che viene organizzato il Florence Wine Event, sarà la prima volta che proverete introvabili sake giapponesi accanto a nobili vini e pregiati champagne. Benvenuti nel mondo dei fermentati! Kanpai!

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Il Grande Tempio di Matsunoo di Kyoto.

Tempio di Matsunoo, Kyoto.

Tempio di Matsunoo, Kyoto.

Il Grande Tempio shintoista di Matsunoo, familiarmente conosciuto come Matsuo taisha, rappresenta un punto di riferimento per i coltivatori di riso ed i produttori di nihonshu che qui si recano ogni anno per rendere omaggio alla divinità del luogo. Gli uni e gli altri pregano affinché il loro lavoro quotidiano e la stagione portino i frutti sperati ovvero che il riso prima ed il nihonshu dopo siano di buona qualità. E, quindi, non è un caso, ma un segno significativo, che in tutte le cantine sia sempre presente un Kamidana, un piccolo tempio, che raccoglie le preghiere dei lavoratori e rappresenta un ponte spirituale con i templi in cui ci si reca in pellegrinaggio prima, durante e dopo la stagione. La visita al Tempio di Matsuo taisha è un’esperienza ricorrente da cui un buon produttore di nihonshu non si può esimere, per nessuna ragione al mondo.

Kamidana. Piccolo Tempio.

Kamidana. Piccolo Tempio.

Così come l’acqua è la chiave per un buon sake, la sorgente, che sgorga dalla montagna che sovrasta il tempio di Matsuo-san, è la chiave per entrare in contatto con la divinità e per comprendere la storia del tempio stesso. Si dice, infatti, che l’acqua della sorgente sia un’acqua dai molteplici effetti benefici per la salute e, nell’ottica shintoista, di buon auspicio per la vita di chi, qui, si reca in pellegrinaggio.

Sorgente di Matsuo san

Sorgente di Matsuo taisha.

Il tempio è posto ai piedi della montagna nella zona ovest di Kyoto immerso ancor oggi nell’integrità del bosco secolare,  trova nella tartruga e nelle carpe i suoi simboli identificativi e che sono un chiaro richiamo alla vitalità del vicino fiume Katsura gawa.

La tartaruga e le carpe.

La tartaruga e le carpe.

Fondato intorno al 701, il Tempio di Matsuo san deve la sua costruzione alla volontà del clan degli Hata che qui risiedettero e da qui cominciarono a gestire il territorio e ad organizzarne lo sviluppo urbanistico nonché il governo locale. Nel periodo Muromachi (1336-1573), poi, Kyoto si trovò al centro della vita politica imperiale ed era fulcro di fiorenti commerci tra cui la vendita di tessuti, generi alimentari e nihonshu. Il sake proveniente da questa zona divenne famoso per la sua qualità, tanto che si presumeva benedetto e protetto dalla divinità residente nel tempio di Matsuo-san. Via via nei secoli, questo sake benedetto si fece conoscere anche in zone particolarmente distanti da Kyoto, come, ad esempio, Tokyo dove era apprezzato perché, nonostante il lungo viaggio intrapreso, riusciva ad arrivare inalterato nelle sue qualità. Tra storia e leggenda, si narra che proprio in questa zona si cominciò ad adottare quegli accorgimenti che ancora oggi vengono usati per salvaguardare il sake sia nel momento della produzione sia sopratutto nello stoccaggio e trasporto. Già in quel periodo, infatti, si cominciò a produrre il sake nei mesi invernali perchè permetteva di poter controllare con più precisione le vari fasi di lavorazione delle materie prime e della fermentazione, oltre a preservare il sake da contaminazioni provenienti da eccessive cariche batteriche naturalmente presenti nell’ambiente. Così come sembrerebbe che proprio da questa zona abbia avuto origine quella tecnica, simile alla pastorizzazione, creata per interrompere la fermentazione e meglio conservare il sake in deposito senza che perdesse le sue qualità originarie. La storia del tempio risulta dunque interessante perché riporta a tre passaggi fondamentali della storia del sake: l’importanza dell’acqua sorgiva e del riso che costituiscono ancora oggi gli elementi e la scelta essenziale per la riuscita di un buon sake giapponese; la lavorazione nei mesi invernali e la pastorizzazione per mantenerne inalterate le proprietà del nihonshu sia durante la produzione che nello stoccaggio. E, the last but not the least, il sempre presente collegamento con il divino da cui il nihonshu riceve continua, ora et semper, benedizione (prima, durante e… dopo la fermentazione!)!

Botti di nihonshu omaggio delle cantine al Tempio.

Botti di nihonshu omaggio delle cantine al Tempio.

Da Osaka: arrivare a Umeda per prendere la Umeda Hankyu Line e scendere a Katsura. da Katsura prendere la Hankyu Arashiyama Line fino a Matsuo Eki. La piccola stazione si trova davanti al tempio. Da Osaka ci vogliono 40 minuti circa. Qui un video del Tempio. Qui il sito ufficiale.